weeHouse

nevenen

Potrei metterla qui la mia weeHouse

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oppure qui

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                                   anche quimare9

                                                                                   e perchè non qui?

DqwdX

 In realtà mi basterebbe quel fazzoletto di bosco che i miei vendettero tanti anni fa.

Sono case composte da un singolo modulo che può essere costruito in qualunque luogo, anche sopra un tetto. La base è realizzata in legno e acciaio, ed è concepita secondo le logiche della sostenibilità ambientale e si possono aggiungere  "optional", come per un autoveicolo. Volendo è ampliabile con altri moduli.
E’ adatta a qualsiasi clima: può essere montata nel deserto o nel bel mezzo della tundra.
Ne esistono due versioni, single e familiare. Il costo è il dato più sorprendente: solo poco più di 100 euro a metro quadrato!

Mi ricorda le capanne che costruivo sopra agli alberi quando ero bambina, i teepee che facevo coi copriletti di mia madre che non dimostrava particolare contentezza quando se ne accorgeva.

Mi sembra un rifugio nel tempo. Un luogo dove stare bene.



snoopy33

Buon fine settimana

31 pensieri su “weeHouse

  1. A vederla è molto bella, ma io non credo mi ci troverei bene. Mi sentirei, credo, troppo in vetrina o, come si dice dalle mie parti… “in mezzo a una strada” 🙂
    Ciao carissima 🙂

  2. [E’ un’idea: se tutte ce ne comprassimo una, non saremmo sole e ci faremmo una bella compagnia]
    Sulla spiaggia e nel bosco porterei il mio rifugio, con un impianto stereo adeguato, però. Senza musica non so stare.
    Abbraccio

  3. Bene, bene. Credo possa essere l’unica casa che potrei comprarmi.Il problema poi è *dove* metterla. Ai giardini pubblici me la farebbero smantellare, idem su spiaggia del mare e luoghi simili. Potrei comprare un pezzetto di terra sulle rive del fiume. Qui usa avere “la baracca” a Burmia o Tani ( Bormida e Tanaro). Sarebbe perfetta. Ci faccio un pensierino. Però poi metto dei bei tendoni.

  4. E con il posto per i libri e il riscaldamento come la mettiamo?
    Per i primi è troppo piccola, il secondo è una comodità alla quale non potrei rinunciare.
    Però potrebbe essere un ottimo rifugio temporaneo: il PC, la musica e i libri che mi servono in quel momento. Devo acora decidere dove la metterei…
    Buon fine settimana e un bacione, Annarita

  5. @Gabri non ho pubblicato le foto degli interni però ci sono spesse tende coprenti che tutelano la privacy. Poi è vero che da la sensazione di precario messa così come una scatola da scarpe nell’infinito, che a me a dirti il vero è la sensazione che mi affascina di più, percepire cioè quanto siamo piccini. E poi l’idea di una scatola dove nascondermi e sentirmi protetta è una cosa che mi porto da bambina, tanto che mi accovacciavo nelle statole da scarpe che diventavano vascelli, case, automobili. Trovarmela davanti con tanto di stufa e letto, in un luogo innevato ha scatenato i miei sogni di fanciulla. Adesso che so che esiste, mi girerà nella capa per molto tempo e chissà… Adesso passo a trovarti:)*

    @Angie ciò che hai scritto rappresenta uno dei miei sogni ad occhi aperti che coltivo da molti, molti anni. Il sogno direi. Il famoso “borghetto” di persone a cui voglio bene, con le quali sto bene, dove ognuna ha il suo spazio vitale e privato con la consapevolezza che basta un cenno e si divide pane e formaggio. Una comune moderna, con tutti i conforts certo. Io invece che mi accontento anche di un lettore cd purchè portatile, mi porterei tutti i miei colori e le mie tele. Poco male se qualche volta sareste costretti a mangiare lasagne con un vago retrogusto di trielina se poi si ha il sorriso negli occhi no? Potrei anche affermare, senza paura di essere smentita, che così potrei essere felice.

  6. bella l’idea, mi piacerebbe anche una montata in un tubetto, tu soffi, esce una bolla in cui vedi un pezzo di stanza..se sei molto fortunato un giorno che c’e ancora la luna mentre il sole nasce le bolle si materiazzano..buon fine settimana sgnap,

  7. @Saremmo già una gran bella comunità non c’è che dire.

    @Ross, va benone in riva ad un fiume, zanzare a parte. In riva al Po ci sono dei “casotti” che sono una delizia, tutti dipinti con tanto di ringhiera e fiori nei vasi.
    Nei paesi del nord che hanno molto più spazio di noi, pare che siano molto diffuse con tanto di sauna incorporata. Forse costa più il trasporto che la casa stessa. C’è da farci un pensierino però, non richiede tanto spazio.:)*

    @Anninina l’alimentazione è garantita da pannelli solari posti sul tetto e il riscaldamento è con una stufetta a legna. Guardando quelle che sono in commercio così funzionali e nordiche, secondo me troveresti lo spazio anche per alcune centinaia di libri che pesano tanto ma stanno in poco posto.:) Buona serata cara.

  8. I sogni che non s’infrangono come bolle di sapone Lino sono un lusso. Ma una pioggia di bolle variopinte è una delle cose più carine che ai bambini piacciono tanto.La tua bolla porta una bella immagine, di speranza,di attesa, di pace, di silenzio e di magia. Credo che se avessi un “modulo” così, piazzato su un crinale o vicino ad uno specchio d’acqua passerei molte notti in attesa del nuovo giorno.
    E’ il concetto della lumaca che mi affascina: portarmi dietro tutto e sentirmi protetta al tempo stesso cambiando scenario e scoprendo cose nuove. Se me lo petessi permettere comprerei un minicamper.

  9. Sgnappina, la casa è meravigliosa, davvero mi piace quest’occhio aperto sul mondo. Sembra un’astronave. Però sgnappina, per favore, nella natura incontaminata no. In quei luoghi meravigliosi niente che non possa essere smontato dopo un periodo di permanenza. Pensaci! Non sarebbero luoghi così belli con tanto occhi che spuntano per goderseli per sempre. La tua aereonave in un luogo dove non possa modificare nulla, e lì vacci con una tenda? Qualcosa che… oplà… non c’è più. Così che anche noi possiamo ritrovarli così… nel silenzio della solitudine. Ciao

  10. @Ciao zop:) Posso venire con la casina allora? Bene, bene perchè sta in poco posto come vedi e se scappa una sbuffo di freddo abbiamo di che ripararci.

    @ Stai trà, Frale che non ci penso minimamente di rovinare la natura incontaminata. Che ci pensano già gli altri. E in tal senso ne dovremmo fare di cose allora…Nevvero?

  11. @Ciao grandissimo hobbs, tanto piacere nel vederti qui. Vada per due, anche se per andare ne basta anche uno, di motivi intendo, o forse manco quello. A presto.

    @con piacere tesoro. E poi via a fare belle passeggiate…va bene?

  12. Silvia, te ne inventi una al minuto.
    La casetta… vediamo.
    Condivido con Gabrilu la necessità di avere un minimo di privacy: se ci sono le tende per me va benone.
    Lo spazio per i libri? Quello si trova sempre, ci si può anche dormire sopra all’occorrenza. Basta metterci sopra un bel materasso et voilà, il letto è pronto.
    Il problema vero è dove ubicarla ‘sta benedetta casetta. Contaminare la natura non si può e non si deve. Ma anche nel cuore di una grande metropoli ce la vedo male. A quel punto tanto vale restare in condominio.
    Lasciamola così, nei nostri sogni, e ognuno se la immagini là dove vorrebbe il suo cuore.
    Io la metterei su una roccia, a picco sul mare.
    Mi piacerebbe proprio quel mare che compare come prima immagine del tuo post sul Nonblog.
    H.

  13. Grazie infinite Haba, sono molto onorata di essere nella tua bella casa che visito sempre con piacere. Sei stata molto, molto brava nella scelta delle immagini. Buone notte cara, grazie ancora.:)

  14. Arundhati Subramaniam

    Dammi una casa
    che non sia mia,
    dove possa entrare e uscire dalle stanze
    senza lasciar traccia,
    senza mai preoccuparmi dell’idraulico,
    del colore delle tende,
    della cacofonia dei libri vicino al letto.

    Una casa leggera da indossare,
    in cui le stanze non siano intasate
    delle conversazioni di ieri,
    dove l’ego non si gonfia
    a riempire gli interstizi.

    Una casa come questo corpo,
    così aliena quando provo a farne parte,
    così ospitale
    quando decido che sono solo in visita.

  15. Ma che bella che è! Io riesco a sentir mia anche una scatola da scarpe, basta che ci dorma una volta (ammesso di riuscire a starci:-) Anche un lenzuolo sotto cui stare e pensare ai sogni miei, è già casa. E’ una cosa che mi porto da quando ero bambina. E anche questa è libertà, concedersi i sogni anche alla mia età. Grazie Lino.

  16. Puff!!:)) Eccomi ricomparsa! Mi ritrovo ultima della fila,ma io la mia wheehouse la voglio eh! Ne vorrei una da mettere qui sotto al tavolo di questa stanzetta,invisibile magari,per poter restare un’oretta indisturbata:))

  17. @Lo so tesoro, un rifugio piccolo anche per te, piccola Triana:) Verrà un giorno che potremo rifugiarci in parole e pensieri che non ci faranno così male. Sarà un bel giorno quello. tvb

    @birambai mi permetti di mettere la mia vicino alla tua per qualche giorno? Ci droghiamo di pecorino, carrasau e cannonau. Una meraviglia!:)

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