Primo Casalini

PRIMO

Avevo scritto una cosa carina, di getto sai, come quelle che scrivo io, che non rileggo e poi corro a correggere i refusi una volta che le ho postate. Poi, con gesto involontario ho schiacciato il tasto sbagliato e ho cancellato tutto. Non salvo mai niente, pure. Sono una frana lo so, non mi sgridare dai…

Me la sono presa pure con Ottavio. Poveretto mica è colpa sua, lo so, ma con qualcuno devo pur prendermela.
Ho un gran mal di testa, di quelli che la spaccano in due e mi sento ancora impotente, ancora una volta.
Non passerà il mal di testa, lo so, nemmeno dopo due pastiglie.

E non passerà il dolore.

Rimarrà lì a covare come una gallina schizofrenica coverebbe sassi per tutta la vita.
Non ti ho nemmeno mai visto.
Però ti voglio bene.
Mi rimane la magra consolazione di avertelo detto un giorno.

Lo so che adesso mi diresti che  tutto passerà e che fra qualche tempo ti ricorderò sì e no.
Ti piaceva mascherarti dietro un velo di cinismo a volte, ti proteggeva le vene, l’ho sempre capito.

E so come sono io, anche, e come curo i miei covini: per sempre.

Mi mancherai tanto Primo.
 
 
 
Ottavio da Stanze all’Aria:

…Il mio, e nostro, amico Solimano è mancato ieri all’ospedale S. Gerardo di Monza. Una diecina di giorni fa era stato colpito da infarto e conseguentemente operato. Sembrava che il decorso post operatorio procedesse bene finché ieri mattina un nuovo infarto ha provocato una crisi senza rimedio….

Mi sono ricordata che Primo ha citato più volte questo brano di HENRY LABORIT (dal capitolo intitolato "La morte" del suo "Elogio della fuga"):

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La nostra morte non è forse, in definitiva, la morte degli altri?
Questa idea viene espressa perfettamente dal dolore che proviamo per la perdita di una persona cara. Abbiamo introdotto, nel corso degli anni, questa persona cara nel nostro sistema nervoso, essa fa parte della nostra nicchia. Le innumerevoli relazioni stabilitesi fra lei e noi, e da noi interiorizzate, la rendono parte integrante di noi stessi. Sentiamo il dolore per la sua perdita, come un'amputazione del nostro io, cioè come la soppressione brutale e definitiva dell'attività nervosa (di una parte, si può dire, del nostro sistema nervoso, dato che la sua attività è sostenuta dalla materia biologica) che avevamo ricevuto da lei. Non piangiamo lei, ma noi stessi. Piangiamo quella parte di lei che era in noi e che era necessaria al funzionamento armonico del nostro sistema nervoso. Il dolore "morale" è il dolore di una amputazione senza anestesia.

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Primo sosteneva che gli esseri umani si sono attrezzati interiormente per reggere a questa "amputazione senza anestesia".

Comunque, fa male. E tanto.

Roby

Elena riporta uno dei tanti commenti di Solimano


"Che strano poeta che è Keats! Geniale, irritante, autolesionista, innamorato più della morte che della vita.
Eppure, con delle vampe visionarie. Vampe antiche, non è stato lui il primo a stabilire il nesso fra verità e bellezza.
C'è lo splendor veritatis di Tomaso d'Aquino, c'è la luce intellettual piena d'amore di Dante, ci sono i grandi elisabettiani, John Donne, soprattuto. Inamorati della vita più che della morte, questa è la differenza. Giusta di per sè, perché la morte non ha corpo, è solo il fenomeno terminale della vita. Differenza che non va mai dimenticata, se si vuole essere vivi mentre si vive."

Solimano

32 pensieri su “Primo Casalini

  1. Scrivevo prima all'amica Cristina, che quando morì Carlo, e tutti a scrivermi che erano tanto addolorati, che soffrivano la sua scomparsa, che la rete non sarebbe più stata la stessa, un po' per il ruolo diverso che io rivestivo nei suoi confronti, un po' perchè ero annientata e rimbambita dal dolore, credevo a tutto ciò che mi veniva scritto, anzi, mi scaldava il cuore, però, mi rendo conto, adesso, che non potevo capirlo. Non fino in fondo.Con la scomparsa improvvisa di Primo/Solimano, è simile anche la modalità, questa volta mi trovo dalla vostra parte.Assale un senso d'impotenza fuori dal comune, il limite di questo mezzo, in questo caso, somma la frustrazione castrante di non poter viaggiare attraverso il monitor. Ti lascia qui davanti a piangere in silenzio, che anche a urlare, solo un corpo 76 potrebbe dare vagamente l'idea e poi rimani sempre lontano, dannatamente lontano.Se fosse ancora qui mi spiegherebbe tutti i perchè e i per come stanno così le cose, le modalità di comunicazioni in rete, le meta comunicazioni e il contatore dei passaggi di saluto:)Miodio quanto mi mancheranno queste cose!E io che credevo di essere immune da certi dolori, mi trovo tornata indietro di quasi due anni, perchè il dolore si rinnova come la pelle di un serpente. Mutano le stagioni, ma lui ti riavvolge più splendente che mai.E ti ritrovi a strisciare.Sgnà

  2. Quante volte gli ho rinfacciato quel cinismo con cui gli piaceva mascherarsi, quante litigate… Non avevo capito niente, me ne rendo conto solo adesso leggendoti. Ed ora sono a pezzi anche  per questo, per non avergli detto ultimamente quanto bene continuassi a volergli nonostante  "i nostri scazzi", come  li chiamava lui. Era infinitamente più saggio di me e in una delle sue ultime mail mi aveva scritto: " Io confido nel tempo, un giorno capirai…"Non avrei mai pensato di non avere più tempo e che capire significasse tutto questo dolore.Scusami per lo sfogo, Silvia, non so più neppure quello che dico.Ti abbraccio forteH.

  3. HABA NO!!!Non voglio, non devi pensare una cosa del genere. Non stiamo parlando di una persona semplice. Molto intelligente, eclettico, vulcanico a volte difficile da gestire, tremendamente difficile.Avete costituito una coppia formidabile di grande intuizione, lavoro, collaborazione.Avete avuto degli scazzi. Come tutte le coppie che si rispettano.Io vi definivo Marito e Moglie:)Vi siete sempre spalleggiati, aiutati, avete sempre fatto cordone, con grandi risultati.E mi vieni a dire che non hai capito niente?Haba cara, carissima, vorrei abbracciarti tanto. So molto bene cosa significhi sentire di non avere più tempo per nulla e si vorrebbero dire miliardi di cose e ci si sente disgustosamente inadeguati, ci si ricorda disgustosamente inadeguati.Io sono SICURA che Primo ti ha voluto tanto bene e sono anche sicura che era prontissimo a ricominciare tutto da capo:)Tosoro mio, ricordalo per ciò che è stato. Ti farà bene e farà bene anche a noi.Ti abbraccio forte.Sgnà 

  4. Emi, Emi…mi sanguina il cuore.So che capisci. tvbSgnàRingrazio tutti coloro che sono qui con me, anche ora. Anche voi siete preziosi per me, soprattutto ora.

  5. Silvia, non aggiungo altro, se non tanti tanti baciottoni (anch'io col mal di testa, di quelli che non passano)!Habanera, mi associo alla risposta di Silvia: Primo ti voleva bene, anzi benissimo, e sapeva perfettamente che gliene volevi anche tu.  Ne sono sicura al 100%…  Abbracci fortissimi anche a te!!!Roby

  6. Gireremo a lungo, incrociando sguardi perplessi e attoniti…continueremo a cercare un cappello nero e dei baffi rossi. Lo faremo per molto, molto tempo e anche senza accorgercene.E lui ci accompagnerà nel nostro peregrinare, ne sono certa:)Non perdiamoci, stiamo uniti, questo lui avrebbe voluto, sopra ogni cosa.Roby cara:) carissima, quanto voleva bene anche a te! La sua gemellina…Ti abbraccio tanto. Mi piace la tua rana:)Sarà dura Roby, sarà dura. Un bacio.

  7. E' da quando l'ho saputo che vorrei piangere e non ci riesco. Io con le lacrime c'ho un rapporto strano: piango come una fontana per le cavolate, telenovele e film, ma per le cose serie mi blocco.Adesso che ho letto il tuo post ho aperto i rubinetti.Grazie davvero Silvia, ne avevo bisogno per sentirmi un po' più umana.Non ho scritto un post sul mio blog, non ce la faccio.Ogni parola che scrivo su di lui mi sembra sciocca, e mi sembra di sentire nella testa la sua voce che mi prende in giro, come faceva spesso bonariamente.  Qualcosa del tipo: "Barbara non sei fatta per scrivere i coccodrilli!".  Oppure: "Barbara, mi fai sembrare un vecchio barbagianni! Io non sono vecchio, sono giovane da più tempo di te!"Non scriverò un post, ma qui da te voglio dire che gli volevo bene anch'io.Ti aveva a cuore, mi aveva detto che eri una di quelle che meglio aveva capito lo spirito che lui avrebbe voluto dare a Stanzeallaria, e anche lui ti voleva bene.Adesso basta se no inondo il pc. Un bacio

  8. Diventa difficile spiegare a chi non è qui dentro. Non capiscono i legami che si possono creare senza nemmeno essersi visti.  Infatti rido e scherzo e lavoro covando  il magone per ore e poi scappo in auto dove posso fare quello che mi pare.Sono allenata da tanto tempo a fare questo. Quando la gola strozza e brucia allora scappo in bagno. S'impara tutto.Barbara:) di te mi diceva cose bellisisme, che scrivevi benissimo e che avevi un talento naturale che condivido.Sono contenta se hai aperto i rubinetti, fa male tenersi tutto dentro e qui con me potrai piangere fin che vuoi. Lo faremo insieme. Vi voglio bene.Ora scappo in palestra. So che non ci avrebbe voluto piangolenti al capezzale del suo ricordo:)Sgnà

  9. Ripasso qui a leggere ogni tanto, come ripasso altrove a leggere ogni tanto.So che lo faccio nella speranza inconscia di trovare un segno altro che mi rassicuri.Dopo che ho letto capisco che non sarà così mai e ritorno in giro.Ho voglia di andare in giro e fermarmi e altre cose e magari non pensare ogni tanto. Non ho voglia di pensare e che torni un cielo turchese. Anche per cinque minuti e vaffanculo.Ho voglia non so di cosa.Qualcosa è cambiato.Ancora.Lavorerò a due galli in combattimento. Al momento mi pare la cosa più giusta da fare oltre a continuare a volere bene alle persone a cui voglio bene.

  10. tesoro, sfuggono i commenti, se la pagina è sempre la stessa, ed è comprensibile.oggi mi sono incuriosita perché ho scorso i commenti sulla sinistra e ho visto ripetutto il tuo.allora son venuta a vedere.muta tutto, ogni cosa, ogni carne, ogni mente, ogni amore.la vita è un continuo scorrere di cosesiamo solo noi, illusi, a ritenerci fermi, fissi in un'immagine che crediamo esser noi, ma che è soltanto un fotogramma.e nel mutamento ti abbraccioforte

  11. Ti lascio queste parole di S de BeauvoirNon esiste una morte naturale: di ciò che avviene all'uomo,nulla è mai naturale,poichè la sua presenza mette in questione il mondo.Tutti gli uomini sono mortali:ma per ogni uomo la propria morte è un caso fortuito,ed anche se la conosce e vi acconsente,una indebita violenza.Da "Una morte dolcissima "di Simone de BeauvoirLessi più volte questo libro quando persi mio padre,lo trovai per caso, volli credere che fosse un segno.Un abbraccio forte forte

  12. Ma che bei commenti che trovo Signore, Grazie:)Un abbraccio molto importante per me Cri, lo sai.:)Lucycy sono parole bellissime e piene di un peso universale. Sono contenta che tu le abbia volute condividere con me. Un abbraccio:)E' un momento così, un po' di transizione, di scoramento, di incertezza, di difficile gestione del quotidiano e del pensiero di un futuro che vedo pieno di fosche tinte.Tutto mi destabilizza, non ultimi questi risultati elettorali.Staremo a vedere.Grazie Signore, ancora.A presto.

  13. A volte Cri la vita è bizzarra e ci fa fare cose bizzarre:) Poi bisogna diventare matti e fare intrugli di zucchero e limone, per correre ai ripari…baci tantinonsonoqui, ciao cara, che piacere rivederti. Spero tutto bene:)Oggi avrebbe compiuto gli anni.Il mio pensiero è per lui in questo giorno che segnerà la sua assenza. Il mio pensiero è per la sua famiglia che lo piangerà per sempre. Era una bella persona.A presto dolce donna, conto di venire a leggerti in questi pochi giorni di riposo. Un abbraccio

  14. Ciao Silvia,buona Pasqua.In questi giorni ti ho pensata spesso sai? A te e a Jolanda. Perchè anche io mi sono data alla bicicletta. Scorazzo su e giù per la mia città con una bella olandesina argentata. Ma non le ho ancora dato un nome….

  15. Sgnapetta, non lo conoscevo se non per qualche commento, mi dispiace tanto comunque, mi dispiace tanto per  le persone tue amiche che gli volevano bene, per te, perché ha ragione Laborit, (belissimo il passo che hai riportato e quanto vero!) le morti delle persone care sono delle amputazioni di parti di noi. Anche il passo di Simone De Beauvoir (grazie Lucylucy, leggerò il libro) è così denso e vero… Ti abbraccio forte piccoletta, con una tristezza in più oggi.

  16. Ti abbraccio forte anch'io Trianù:) Grazie per la tua presenza. Sempre.Mi dispiace che tu non l'abbia conosciuto, vi sareste piaciuti, ne sono certa.Zena, un abbraccio a te e al tuo cavaliere dalla lucente armatura.  Spero di sentirvi presto, ma ancor meglio di incontrarvi.

  17. Leggerò volentieri Brian:) Abbiamo perso una grande persona, un fine intellettuale, un infaticabile divulgatore. Una grande perdita in tutti i sensi.Mi – ci mancherà moltissimo.Grazie a te.Sgnà

  18. Primo, leggevo giorni fa passaggi del tuo libro Novellette degli odori, La grande bua. Anche lontana da questo luogo (lo sono stata a lungo) le anime che lo abitano che conosco non le ho mai dimenticate. Che grande patrimonio! E tu sei certamente una delle anime più ricche. Sei sempre con noi e lo sarai per sempre.

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